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Il buon mangiare piemontese

I sapori del Piemonte raccontati da Silvia

Il buon mangiare piemontese

La cucina piemontese è tra le migliori in Italia e questo lo sanno tutti.
Voi ancora non lo sapete? Nessun problema, sono qui per raccontarvelo e suggerirvi un paio di posticini dove sono solita andare quando ho voglia di cucina tipica regionale (che al momento non sono in grado di replicare a casa mia).
Partiamo per un breve tour in Piemonte: le Langhe, Torino e infine il Biellese. Tutte zone dove ho vissuto e che quindi conosco bene.

Le Langhe

Non solo per il famoso tartufo bianco d'Alba è d'obbligo una gita tra le colline langarole. Ad Alba e nei paesi limitrofi si degustano i vini più pregiati e famosi del mondo, basti pensare a un Barolo o a un Barbaresco, ma anche al Dolcetto e al Nebbiolo.

Di piatti e prodotti tipici che meritano già solo il viaggio abbiamo la carne cruda all'albese, i formaggi come la riobiola di Roccaverano, le pesche di Savigliano e i porri di Cervere: gli ortaggi, tipici di queste zone, fanno spesso da accompagnamento alla bagna càuda.

Ma c'è un aspetto, un piccolo e rotondo aspetto che apprezzo in particolare di Alba, dove al momento vivo: la nocciola tonda gentile delle Langhe. È così gentile che non puoi non amarla: tostata o in crema al cioccolato, è sicuramente una delle cose per cui vale la pena vivere.
E se non siete amanti dei dolci, vi interesserà sapere che qui in langa si mangiano tra i migliori bolliti misti di carne del paese: ricordo bene quello servito al carrello con i suoi sette tagli, accompagnati da altrettante coloratissime salse, che ho provato all'Osteria del Borgo a Carrù.
Se vi ho fatto venire l'acquolina parlando della cucina delle Langhe, ci provo anche con quella torinese, poi vediamo quale preferite.

Torino

L'enogastronomia torinese è famosa per il cioccolato in generale e in particolare per il suo cioccolatino d'eccellenza, il gianduiotto, che prende il nome dalla maschera torinese Gianduja. A forma di barca capovolta, nasce dall'unione tra cacao, zucchero e la nocciola gentile delle Langhe.

Altra chicca torinese è il bicerin, una bevanda calda a base di caffè, cioccolato e crema di latte, che potete provare nell'omonimo caffè di Piazza della Consolata.

Ma a Torino è possibile provare diversi piatti tipici della cucina piemontese, come i ravioli del plin (che significa pizzicotto, ovvero il modo con cui si premono i lembi della pasta), ripieni di carne, e il bunet (budino di antica tradizione al sapor di amaretti e cacao).

A Torino ho provato più volte questi piatti e mi sento di consigliarvi tre ristoranti in centro città:

  • Il Porto di Savona (Piazza Vittorio Veneto)
  • Il Monferrato (vicino alla chiesa della Gran Madre)
  • L'Osteria Antiche Sere, non lontano da Piazza Rivoli.

Sempre parlando di cibo, a Torino è buona regola cenare facendo aperitivo, che trova le sue migliori espressioni nei locali in zona Quadrilatero. Il mio preferito è l'Obelix, in Piazza Savoia: arredamenti moderni, cocktail abbondanti e un buffet che spazia dagli antipasti al dolce. Da testare se passate di qui!

Il Biellese

Dulcis in fundo Biella, la città dove sono nata e cresciuta.
Ai piedi delle Prealpi, di Biella amo la sua grandezza a misura d'uomo e le montagne a due passi da te, per poter evadere quando ne hai voglia. Quando fa freddo è bello chiudersi in casa e preparare la pulenta cunscia, ovvero la polenta concia (con burro e formaggio), da mangiare al cucchiaio.

Tra l'autunno e l'inverno anche qui come in tutto il Piemonte è tradizione mangiare la bagna càuda fatta in casa, magari concludendo il pasto con una fetta di "tuma", la toma biellese, formaggio disponibile in diverse gradazioni di stagionatura.

Cos'altro offre la cucina biellese? I torcetti! Biscotti di zucchero e burro perfetti da intingere in un tè caldo o in una tazza di cioccolata. Sono e resteranno per sempre i miei biscotti preferiti.
Infine, altri piatti che prepariamo da queste parti sono i capunet e la finanziera. I primi sono degli involtini di foglie di verza ripieni di un impasto di carne, verdure e salame, tipicamente invernali. La seconda proviene dal sud della regione, ma la replichiamo anche nel biellese: si tratta di un piatto povero, nato dal riutilizzo delle parti scartate durante la trasformazione dei galletti in capponi e di alcuni scarti di macellazione dei bovini. Personalmente non la amo, ma se siete curiosi di provare tutto della cucina piemontese non potete farvela sfuggire.

Per chi cerca un buon ristorante in zona Biella, consiglio di andare alla Taverna del Gufo di Occhieppo, comune a pochi chilometri dal centro città: l'atmosfera è calda, sembra davvero di cenare nel salotto di casa propria, i piatti sono abbondanti e il conto non riserva brutte sorprese.

Che decidiate di visitare le Langhe oppure Torino o infine Biella, sappiate che la carne sarà sempre il piatto forte di questa cucina che, come vi dicevo, è tra le migliori in Italia: venite a scoprirla e lo capirete anche voi.

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